A distanza di quasi 8 anni dal sisma che nel 2012 ha colpito l’Emilia, sono state realizzate opere pubbliche per circa il 15% di quanto disponibile. La ricostruzione delle opere pubbliche e beni culturali deve diventare una priorità.

Se la ricostruzione privata dell’Emilia colpita da sisma sta lentamente procedendo, la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali che costituivano il tessuto storico dei comuni colpiti dal terremoto del 2012 è invece in grave ritardo.

Nel 2012 la regione programmò il finanziamento di opere pubbliche e beni culturali per quasi un miliardo e mezzo di lavori, per 1.509 interventi. A distanza di quasi 8 anni, sono state realizzate opere per circa il 15% di quanto disponibile. Si è preferito costruire nuovi municipi, nuove scuole, nuovi centri commerciali, abbandonando al degrado i vecchi centri.

La ricostruzione dei centri storici a partire dal ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali delle aree colpite dal sisma deve diventare una priorità.

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